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    INTERAZIONI FRA LE NUOVE LOGICHE DISTRIBUTIVE
    NEI
    MEDIA ED IL TERMINALE UOMO

    (The Wired Man: Interactions between Man and Network")

    di Fabio Castellano



         Fino al 1977 gli elaboratori elettronici erano costituiti da componenti che si scambiavano informazioni tramite cavi e circuiti stampati. In quell'anno - con la realizzazione del primo Personal Computer, l'Apple II di Jobs & Wozniak - venne introdotto un canale comunicativo rivoluzionario: il bus dati, che ha permesso di snellire enormemente la struttura dell'hardware riducendo le connessioni dati ad una sola. Le informazioni sono rese pubbliche, e scorrono in quest'unico canale per essere utilizzate dal dispositivo interessato ad esse.

         Questo stesso genere di rivoluzione sta per accadere nelle comunicazioni a livello globale: in un singolo cavo a fibra ottica dello spessore di un capello sarà possibile, fra breve, trasmettere segnali in una banda larga - si pensa - 75.000 Ghz, equivalenti a migliaia di volte l'intero spettro usato oggi nelle radiocomunicazioni, dalla radio AM fino ai satelliti in banda KU.

         Se finora le comunicazioni erano obbligatoriamente punto-punto e spesso a senso unico, in un futuro assai prossimo esse potranno divenire pubbliche: da ogni presa murale - piccola quanto una comune presa d'antenna televisiva - potranno essere resi disponibili, ad esempio, contemporaneamente tutti i programmi televisivi mondiali, oppure tutte le telefonate in corso in quel momento in una nazione, permettendo ad un messaggio personale di raggiungerci ovunque. Potremmo inoltre avere a nostra disposizione in tempo reale tutte le banche dati esistenti, come anche le biblioteche elettroniche che stanno nascendo.

         Il particolare sul quale è fondamentale soffermarsi, però, è che, mentre i media attualmente dominanti rappresentano l'implementazione di una logica distributiva verticale, nella quale dispositivi di commutazione complessi governano la propagazione delle informazioni attraverso linee di trasmissione dedicate e indirizzate a terminali stupidi, quali il telefono o la televisione, saremo in grado di vedere - forse già entro questo decennio - l'instaurarsi di una logica distributiva orizzontale, nella quale l'intelligenza sia quindi distribuita, decentralizzata, in cui cioè il controllo su reti stupide sia gestito direttamente dall'utenza, tramite terminali intelligenti.

         L'attuale Internet è un passo in questa direzione: è il primo mezzo di comunicazione di massa nel quale informazione ed intelligenza si stiano trasferendo verso un livello fisicamente - ma anche logicamente - intermedio fra produzione e destinazione del messaggio: non più immensi archivi centralizzati, ma la loro parcellizzazione nei milioni di servers che costituiscono i macro-neuroni della Rete.

         Non sembri azzardata la metafora dei neuroni, perché la Rete pare seguire un modello evolutivo analogo a quello di un sistema nervoso: le informazioni vengono smistate da nodi che sviluppano nuove sinapsi al mutare delle esigenze. E - come in un sistema nervoso - con l'aumento della complessità del sistema, capacità di elaborazione e velocità di comunicazione crescono in misura esponenziale. O collassano.

         Prendendo ora in considerazione le grandi invenzioni che scandiscono le tappe evolutive delle comunicazioni: scrittura, stampa, telegrafo e telefono, radio e televisione, e considerando come queste stiano convergendo nella Rete delle Reti, non possiamo che trovare stupefacente vedere come da un progetto di guerra globale - le famigerate Guerre Stellari di Ronald Regan - si stia realizzando il più ampio vettore di comunicazione, di conoscenza ed in fondo - speriamo - di pace, dall'invenzione della scrittura in poi.

         Stiamo assistendo all'avvento di un mezzo di comunicazione in grado di superare l'immaginazione del più megalomane dei comunicatori del passato, un mezzo che mette oggi ognuno in grado di dire tutto a tutti (o quasi), a dispetto di barriere sociali, politiche o legali. Un'entità globale indefinibile ed ineffabile, anarchica ma cooperativa, dalla quale nessuno ricava denaro direttamente ma che muove indirettamente un giro di capitali in crescita fattoriale. Un'entità non immediatamente neutralizzabile da guerre, ma vulnerabile da altri tipi di attacchi: se è vero che una Netscape che impazzisse potrebbe disattivare istantaneamente metà dei browsers attivi, è anche vero che un Bill Gates potrebbe farlo con i rimanenti - e già che c'è potrebbe bloccare qualche decina di milioni di computers basati sui suoi sistemi operativi. O magari tutti quelli che si collegano da una particolare nazione, o che hanno visitato un sito 'proibito'.

         A questo proposito, non è superfluo ricordare quanto accaduto con il decreto Communications Decency Act, firmato l'8 Febbraio 1996 dall'amministrazione statunitense - con il quale si tentava di arginare un supposto "eccesso di libertà" sulla Rete - e sospeso in seguito alla ribellione di milioni di utenti, che ne sostenevano l'incostituzionalità nel nome del 1° Emendamento della Costituzione USA, che garantisce piena libertà di espressione. Nel frattempo sono sorte numerose imprese che propongono software destinato a limitare l'accesso a particolari siti, e che agiscono con criteri per forza di cose massimalisti e repressivi. Dalla censura automatica di Compuserve, che filtrava i newsgroups secondo un elenco di termini proibiti - con il risultato di impedire l'accesso ad un forum di donne operate di tumori al seno, perché veniva tagliato tutto quello ove apparisse il termine breast - siamo così passati a questi programmi chiamati CYBERsitter, Cyber Patrol, Net Nanny, BESS, SurfWatch, SmartFilter, X-Stop, NetRated, I-Gear, SafeSurf e così via, che negano l'accesso ai siti contenuti in elenchi continuamente aggiornati da censori umani. Così i genitori che parcheggiano i figli davanti al computer possono forse ritenersi un pochino più tranquilli di quelli che li parcheggiano davanti alla TV...

         Bene, un gruppo di teen-agers si è coalizzato, e sempre in nome del famoso 1° Emendamento ha aperto il sito Peacefire dal quale è possibile prelevare informazioni ed un programma in grado di crackare l'indice criptato di CYBERsitter, e grazie al quale si è scoperto non essere presenti solo siti porno, ma anche altri ritenuti arbitrariamente sconvenienti da altri punti di vista - ad esempio politico - e non a caso viene bloccato l'accesso anche allo stesso sito Peacefire! Chiaramente, com'è nello spirito della Rete, numerosi siti si sono immediatamente offerti di ospitare mirrors di Peacefire per aggirare il blocco, con il risultato di venire man mano inclusi nell'indice. Cito The Ethical Spectacle - luogo di riflessioni etiche sui media - come anche il sito di un importante movimento femminile, la National Organization for Women - e vari siti legati ad altri movimenti per i diritti civili. Per buona misura, vengono bloccati anche alcuni quotidiani ( San Jose Mercury News, Time Magazine, The Village Voice), nonché i siti del Blind Childrens Center - il Centro per i bambini ciechi di Los Angeles - e del Vaticano (non si sa mai...)
    La Solid Oak Software - sviluppatori di CYBERsitter - ha tentato di fermare Peacefire con un'e-mail contenente queste parole: "Get a life! Go hang out at the mall with the other kids or something."

         Ci vuole dell'incoscienza per sfidare dei giovani hackers con queste armi...


    *     *     *

         Per concludere, se l'utilizzo del motore a vapore ha scatenato la rivoluzione industriale, e trasferendo alle macchine gran parte del lavoro fisico dell'Uomo gli ha permesso di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo intellettivo, incrementando a fattori esponenziali la Conoscenza, la diffusione capillare di questa conoscenza, virtualmente illimitata, insieme allo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale ed all'evoluzione di tecnologie di impiego ormai decennale - quali le reti neurali e la fuzzy logic (logica sfumata, il cui utilizzo ha prodotto un fatturato di oltre 2 miliardi di dollari nel '92 in Giappone)  - tecnologie oggi di uso comune, implementate addirittura in videocamere e forni a microonde - come anche in automobili, frigoriferi, lavatrici, condizionatori e perfino frullatori in commercio ormai da anni - se queste macchine, un tempo particolarmente stupide, sono in grado oggi di superare il dualismo caratteristico della logica binaria e possono apprendere ed auto-programmarsi per adattarsi alle mutazioni dell'ambiente esterno, a maggior ragione ci possiamo aspettare che le nuove tecnologie permettano all'uomo di trasferire man mano alle macchine gran parte delle attività intellettive: non solo - come ora - di calcolo, ma anche maggiormente razionali ed organizzative, e, consentendogli in questo modo di dedicarsi maggiormente al pensiero creativo, daranno all'umanità la possibilità di compiere il maggior balzo evolutivo dallo sviluppo della comunicazione verbale in poi, operando - nel lungo termine - modifiche analoghe a quelle causate da quest'ultima evoluzione alla stessa struttura cerebrale.

         L'ovvio rovescio della medaglia sarà trovarci ad essere ancor più device-dependent; ma, d'altra parte, quanti di noi sono ancora capaci di calcolare a mente una radice quadrata?


    © 1993/2000 Fabio Castellano - Digitalia
    All rights reserved







    Alcune riflessioni in proposito:

    "Quando le macchine avranno sostituito il lavoro ripetitivo dell'uomo, ad esso resterà lo spazio esclusivo del lavoro di ricerca scientifica, sociale e culturale, al fine di spingere ancora più in alto la creatività collettiva dell'umanità."
    (Francis Bacon, 1561-1626, da "New Atlantis")


    "Nulla, nell'universo, può resistere al fuoco convergente di un numero sufficientemente grande di intelligenze raggruppate e organizzate."
    (P. Teilhard de Chardin, 1881-1955, motto del Mensa)


    "Serrati gli uni contro gli altri dalla crescita del loro numero e dalla moltiplicazione dei loro collegamenti, stretti tra loro dal risveglio di una forza comune e dal sentimento di un angoscia comune, gli uomini del futuro non formeranno che una coscienza unica."
    (P. Teilhard de Chardin)


    "With the evolution of Man," Teilhard wrote, "a new law of Nature has come into force, that of convergence." Biological evolution had created step one, "expansive convergence." Now, in the 20th century, by means of technology, God was creating "compressive convergence." Thanks to technology, "the hitherto scattered" species Homo sapiens was being united by a single "nervous system for humanity," a "living membrane," a single "stupendous thinking machine," a unified consciousness that would cover the earth like "a thinking skin," a "noösphere," to use Teilhard's favorite neologism. And just what technology was going to bring about this convergence, this noösphere? On this point, in later years, Teilhard was quite specific: radio, television, the telephone, and "those astonishing electronic computers, pulsating with signals at the rate of hundreds of thousands a second."
    (P. Teilhard de Chardin, cit. nel saggio di Tom Wolfe "Digibabble, Fairy Dust, Human Anthill")


    "The Christian concept of the mystical body - all men as members of the body of Christ - this becomes technologically a fact under electronic conditions."
    (Marshall McLuhan)


    "The [...] human language, whereby complex ideas in one brain generate ideas in another. This lets us function as a community, and in some sense as a single organism. And so we - humanity - have repeated the process of connection, communication, and construction of specialized structures to process our communal information. [...] Language was only the first step. Telephony, computers, and CD-ROMs are all specialized mechanisms we've built to bind us together. Now evolution takes place in microseconds. [...] We're taking off. We're at that point analogous to when single-celled organisms were turning into multicelled organisms.
    We are amoebas and we can't figure out what the hell this thing is that we're creating. [...] We are not evolution's ultimate product. There's something coming after us, and I imagine it is something wonderful.
    But we may never be able to comprehend it, any more than a caterpillar can comprehend turning into a butterfly."

    (Danny Hillis - cui viene attribuita l'idea del calcolo parallelo - in "The Big Picture", Wired 6.01)


    "Il nostro Laboratorio di Ricerca Educativa ha iniziato a riflettere sui riflessi positivi e/o negativi sullo sviluppo di personalità creative, che si innesteranno in corrispondenza ad una estesa utilizzazione delle reti interattive e della realtà virtuale. Per impostare tale ricerca, accettando pur sempre il dualismo "Mente/Cervello", abbiamo iniziato a pensare che la mente possa effettivamente essere concepita come una entità non più rinchiusa all'interno dei confini fisici del cervello di ciascun individuo, ma aperta dai sistemi di informazione interattiva, i quali potranno estendere le capacità di relazione e di integrazione della mente umana ben oltre la semplice trasmissione dei messaggi in rete e giungere a determinare una evoluzione delle funzioni cerebrali umane [...] In conclusione, è nostra convinzione lungimirante, nonché speranza, che il sistema di comunicazione interattiva in Internet, con l'ampliarsi della comunicazione globale in campo educativo, se opportunamente guidato da una strategia cognitiva finalizzata allo sviluppo creativo, potrà permettere la crescita di processi di integrazione mentale cui corrisponderà a livello di formazione individuale una più grande apertura del mondo interiore dell'uomo."
    (Paolo Manzelli, "Mappe mentali ed Internet")


    "La crescita di progettazioni ampiamente condivise in rete telematica interattiva condurrà verso una semplificazione dell'hardware e del software; di conseguenza tale formulazione rende attuabile ogni azione progettuale-operativa che guardando al "futuro-prossimo" tenga in debita considerazione la tendenza a favorire la diminuzione dell'importanza del fattore materiale [...] rispetto alla più immediata capacità di interconnessione interattiva adatta a facilitare l'estensione della connettività dell'intelligenza umana che abbiamo definito come MINDWARE [...]"
    (Paolo Manzelli, "Considerazioni sulla creazione della conoscenza in Internet")


    "La civiltà non ha solo a che vedere con le cose materiali, ma con gli invisibili legami che legano una cosa ad un'altra."
    (Antoine de Saint-Exupery)


    "Andranno li omini e non si moveranno,
    parleranno con chi non si trova,
    sentiranno chi non parla."

    (Leonardo da Vinci, cit. in R.L. Montalcini, "La Galassia Mente", p.176)


    "Keep wired."
    (DJ Marsac)






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